
Roma Capitale nelle ultime settimane ha spedito oltre 400.000 accertamenti TARI. Non tutti questi atti però sono legittimi e molti sono invece da annullare.
L’analisi delle criticità presenti negli avvisi di accertamento della TARI evidenzia la possibilità per i contribuenti di contestare eventuali errori tramite ricorso, con l’obiettivo di ottenere l’annullamento dell’atto. Di seguito, vengono descritte le principali incongruenze e i rimedi disponibili.

Il diritto del cittadino alla difesa contro gli atti illegittimi
Nelle ultime settimane, vi è stata un’importante attività di recupero della Tari da parte di Ama e del Comune di Roma; come sempre, in situazioni di questo tipo, non va dimenticato un principio cardine del nostro ordinamento: il diritto del contribuente di opporsi agli atti illegittimi.
Il diritto alla difesa contro atti impositivi
Gli avvisi di accertamento notificati in modo massivo da Ama (che secondo alcune stime arriverebbero a quota 400.000) rappresentano atti che, pur legittimamente finalizzati al recupero dell’evasione fiscale, possono contenere errori o irregolarità; a tal proposito, si ricorda che ogni contribuente ha diritto a una corretta imposizione e alla possibilità di contestare eventuali vizi o abusi. (altro…)

Accertamenti TARI 2024 da Roma Capitale: il diritto di difesa del contribuente
Negli ultimi mesi del 2024, molti cittadini romani hanno ricevuto accertamenti relativi alla Tassa sui Rifiuti (TARI), inviati da Roma Capitale per presunte irregolarità o omissioni nei pagamenti degli anni passati. Questa operazione di verifica, volta a recuperare importi dovuti ma non corrisposti, sta generando preoccupazioni e dubbi tra i contribuenti, che spesso si trovano a fronteggiare richieste di pagamento elevate e difficilmente comprensibili.
Cosa sono gli accertamenti TARI?

Negli ultimi mesi, il panorama normativo italiano ha introdotto significative modifiche riguardanti la Tassa sui Rifiuti (TARI) e i diritti dei contribuenti. Queste innovazioni mirano a rafforzare le garanzie procedurali per i cittadini e a promuovere una maggiore trasparenza nelle relazioni tra contribuenti e amministrazioni locali.
Modifiche allo Statuto dei Diritti del Contribuente
Il Decreto Legislativo n. 219 del 30 dicembre 2023 ha apportato rilevanti modifiche allo Statuto dei Diritti del Contribuente (Legge 27 luglio 2000, n. 212). Tra le novità più significative, l’introduzione dell’articolo 6-bis, che sancisce l’obbligo del contraddittorio preventivo per tutti gli atti autonomamente impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria.
Nelle ipotesi di separazione o divorzio dei coniugi, la regola generale da tenere in considerazione è quella del consenso dei diretti interessati. Sono quindi i coniugi a decidere, sempre all’interno dei limiti imposti dalla legge. Esaminiamo allora alcuni dei casi più frequenti nella pratica.
In caso di vendita della prima casa entro i 5 anni dall’acquisto, non si decadrà più dall’agevolazione fiscale anche se il coniuge venditore non acquisti entro un anno un’altra abitazione con gli stessi requisiti. (altro…)

La normativa in tema di IMU, come prevista dalla legge di bilancio 2020 (Legge n. 160/2019), come noto si applica a partire dall’anno d’imposta 2020, in considerazione anche delle disposizioni normative che, nel corso dell’anno, hanno prodotto effetti sui termini di approvazione delle aliquote. Il tutto tenendo altresì conto dei regolamenti, che vengono pubblicati nell’apposito portale del Ministero Economia e Finanze entro e non oltre il 28 ottobre. Si ricorda che i ripetuti rinvii dei termini di approvazione del bilancio 2020, fino alla data del 31 ottobre,

L’art. 58 quinquies del DL n. 124/2019 (collegato fiscale alla manovra di bilancio anno 2020), ha previsto per la determinazione della TARI, a partire dell’anno 2020, novità per gli “studi professionali”. Questi infatti non rientreranno più nella categoria “uffici, agenzie e studi professionali”, ma faranno parte della categoria “banche ed istituti di credito”. (altro…)

Novità in tema di versamento della Tariffa Rifiuti (TARI) e del Tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (TEFA). La Gazzetta Ufficiale n. 277 del 6 novembre 2020, in cui è contenuta la pubblicazione del D.M. 21 ottobre 2020 del Ministero delle Finanze, ha previsto che, a partire dall’anno d’imposta 2021, il versamento per la tariffa e il tributo, come sopra meglio specificati, potranno essere effettuati solo tramite lo strumento del PagoPa. (altro…)