Una società operante nel settore dell’edilizia impugnava un avviso di accertamento relativo all’Imposta Comunale sugli Immobili per l’anno d’imposta 2005 notificato da Roma Capitale. L’avviso richiedeva il pagamento dell’imposta con riferimento ad alcuni terreni che erano stati ritenuti edificabili benché rientrassero nel parco regionale dell’Appia Antica, in base alla Legge Regionale n. 14/2002. Il ricorso veniva accolto dalla Commissione Tributaria Provinciale, mentre la Commissione Tributaria Regionale accoglieva l’appello dell’Ufficio, cui faceva quindi seguito il ricorso per Cassazione da parte della società. I Giudici di secondo grado, pur ammettendo che le aree in questione rientravano in una zona sottoposta a vincolo di inedificabilità, avevano rilevato che Roma Capitale le aveva fatte rientrare nel procedimento di “perequazione urbanistica” e, pertanto, avevano considerato le aree come edificabili. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 26016/2019 della V Sezione Civile, ha stabilito che, mancando decisioni della stessa Corte sul tema, pur essendo presenti invece decisioni, sempre di legittimità, che avevano trattato casi simili a quello in questione […]
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La Sez. II della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16662 del 20 giugno 2019, ha fatto chiarezza relativamente a un verbale di violazione per eccesso di velocità, redatto dalla Polizia Municipale della città di Firenze, che aveva montato un autovelox fisso in un tratto di strada classificata come “strada di scorrimento“.
Il Giudice di Pace aveva accolto il ricorso del contribuente ma il Tribunale di Firenze aveva accolto l’appello del Comune, cui seguiva regolare ricorso per Cassazione da parte dell’automobilista. Questi sosteneva che il viale, nel quale era posizionato l’autovelox, non fosse in possesso dei requisiti di strada a scorrimento secondo le disposizioni del Codice della Strada.
I Supremi Giudici hanno stabilito che la questione controversa riguarda l’individuazione dei requisiti che un tratto stradale deve possedere per la qualificazione richiesta e si è uniformata alle recenti sentenze della stessa Sezione (nn. 4090 e 4451 del 2019) che hanno chiarito che l’utilizzazione degli apparecchi di rilevazione elettronica della velocità nei centri urbani è consentita solo con le postazioni mobili alla presenza degli agenti di polizia accertatori, mentre le postazioni fisse e automatiche possono considerarsi legittimamente installate solo sulle strade urbane a scorrimento […]
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L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 10 del 15 maggio 2019, ha risposto ad una serie di quesiti relativi alla definizione agevolata delle liti tributarie pendenti introdotta dall’art. 6 del D.L. n. 119/2018.
La nota precisa che tra gli atti che possono formare oggetto delle controversie definibili vi sono anche le cartelle di pagamento per omesso versamento di tributi quando queste non sono state precedute dalla notifica di alcun atto impositivo e, quindi, portino per la prima volta il contribuente a conoscenza della pretesa tributaria. Condizione necessaria per accedere alla definizione è che, nel ricorso, sia stata eccepita l’invalidità della notifica del relativo atto impositivo.
Relativamente al tema della determinazione degli importi dovuti, con specifico riferimento alla misura del novanta per cento del valore della controversia nel caso in cui, dopo il 24 ottobre 2018 ma prima della presentazione dell’istanza di definizione agevolata, vi sia stata una sentenza della Commissione tributaria provinciale sfavorevole, la Circolare chiarisce che l’articolo 6 conferisce rilievo alla situazione processuale esistente al 24 ottobre 2018, per cui […]
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