Il Ministero dell’Economia e Finanze, con la Circolare n. 3/DF – Prot. 46157 del 27 ottobre 2020, ha fornito risposta alle molte domande poste dagli istituti bancari che svolgono il compito di Tesoreria degli Enti locali. I quesiti vertevano sulle modalità di verifica e di rendicontazione dei versamenti delle entrate, per calcolare il pagamento dei compensi dovuti dagli Enti ai soggetti affidatari della riscossione ai sensi dell’art. 52, comma 5, lettera b) del D.L. n. 446/1997. In base all’art. 1, comma 790, della Legge di bilancio n. 160/2019, è riconosciuto ai concessionari l’accesso ai conti correnti dedicati alla riscossione. (altro…)
Si è posta la necessità di chiarire se vi sia o meno situazione di incompatibilità tra l’iscrizione nell’Elenco Unico Nazionale dei soggetti abilitati alla rappresentanza dei contribuenti dinanzi alle Commissioni Tributarie provinciali e regionali e l’esercizio di attività di impresa. Nello specifico, il parere richiesto al Ministero delle Finanze fa riferimento a quelle attività di impresa, complementari o accessorie all’attività di esperto tributarista, attività espletate a mezzo di società di servizi, nelle quali il difensore tributarista rivesta anche la qualifica di socio. (altro…)
Sulla scia dell’ormai nota pronuncia delle Sezioni Unite, la n. 8631 del 7 maggio 2020, la VI Sezione Civile della Corte di Cassazione ha confermato che è legittima l’applicazione dell’IVA sulla TIA2. La decisione scaturisce da un ricorso proposto avverso una pronuncia della Corte di Appello di Venezia, che aveva considerato la natura tributaria del prelievo per la sua omogeneità con la TIA1. (altro…)
All’esame delle Commissioni riunite del Senato I (Affari Costituzionali) e VIII (Lavori Pubblici) il disegno di legge S1883 di conversione del D. L. n. 76 del 16/7/2020 recante norme sulla semplificazione e l’innovazione digitale. Il decreto, che mira a incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture e dei servizi pubblici, vuole anche fronteggiare le ricadute economiche negative dovute all’emergenza COVID 19. Il provvedimento reca modifiche importanti al Codice dei Contratti pubblici (D. Lgs. n. 50/2016), alla L. n. 241/1990 (norme in materia di procedimenti amministrativi) ed al D. Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale). Si sottolineano gli articoli di maggior rilievo che coinvolgono direttamente gli Enti locali. (altro…)
Nella fattispecie in esame, la Commissione Tributaria Regionale della Campania confermava la precedente decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli che aveva rigettato il ricorso di una società nei confronti del Comune di Napoli. La vicenda trae origine dall’impugnazione di avvisi di accertamento della TARES, relativi all’occupazione di un immobile adibito a bar pasticceria. I giudici, di primo grado prima e di secondo grado poi, rilevavano che il Comune aveva già rigettato le istanze di autotutela avanzate dalla società, ritenendole infondate, e considerato non motivata la domanda di riduzione del tributo per i rifiuti speciali smaltiti in proprio. Questo perché la società non aveva presentato, in sede di dichiarazione, la documentazione giustificativa, perdendo in questa maniera il diritto all’esenzione dal beneficio per le aree interessate. (altro…)
La Presidenza del Consiglio dei Ministri proponeva ricorso avverso l’art. 10 della Legge della Regione Toscana n. 18 del 16 aprile 2019 laddove stabiliva, relativamente alle procedure per l’affidamento di contratti pubblici sotto la soglia minima comunitaria, che: “le stazioni appaltanti possono prevedere di riservare la partecipazione alle micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa nel territorio regionale per una quota non superiore al 50 per cento”. (altro…)
L’articolo prende spunto dalla recentissima sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, la n. 601 del 17 gennaio 2020, secondo cui è nulla la notifica via pec della cartella se l’indirizzo da cui viene fatta non è tra quelli presenti nei pubblici registri.
Per saperne di più, vai su:
Equitalia, Ricciardi (Fisco e Territorio): “Nulle le cartelle notificate via Pec”
Cartelle di pagamento notificate dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) dichiarate nulle alla luce della recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 27374 della Sez. VI Civile del 24/10/2019.
Per saperne di più, vai su:
https://www.tuttoh24.info/equitalia-nulle-le-cartelle-notificate-via-pec/
IMU e pertinenze, ne parliamo su “Benessere” di questo mese!
https://www.lasaluteconlanima.it/sfogliabile.html
Nelle ipotesi di separazione o divorzio dei coniugi con conseguente assegnazione delle casa familiare, ai fini del pagamento dell’imposta da parte dell’assegnatario dell’abitazione, si guarderà alla presenza di figli minori. Nelle altre ipotesi, ciò che rileverà, ai fini del pagamento dell’imposta, sarà il diritto sul bene immobile (lo prevede il comma 743 della legge 160/2019). La nuova disciplina dell‘Imposta Municipale Unica, che continua a non considerare dovuto il pagamento nelle ipotesi di abitazione principale, contempla anche le ipotesi di coniugi separati e divorziati cui viene assegnata la casa familiare in presenza di affidamento dei figli. In questo caso, il genitore assegnatario diviene titolare di un diritto di abitazione sullo stesso immobile. Da ciò consegue che, in presenza di figli minori, il genitore assegnatario nulla dovrà pagare in termini di imposta. Qualora invece i figli minori non vi siano, l’imposizione (e la correlativa esenzione) seguirà i principi ordinari. Quindi, se l’immobile appartiene al coniuge, che però non è assegnatario dello stesso, la casa farà capo solo a questi e non vi sarà alcun diritto all’esenzione, dovendosi pagare l’imposta in misura piena. Infine, nelle ipotesi in cui il bene appartenga a entrambi i coniugi, ciò che rileverà saranno le singole quote di possesso. Pertanto, quella parte di casa che fa capo al coniuge non assegnatario pagherà l’imposta, mentre la parte di casa che fa capo al coniuge che la utilizza, sempre che vi abbia la residenza anagrafica e la dimora abituale, sarà considerata esente da imposizione, quale abitazione principale.