L’Avvocato Nicola Ricciardi chiarisce alcuni punti sul rapporto tra Fisco e opere d’arte. Come l’Amministrazione Finanziaria italiana considera le opere d’arte?
Rileva per il Fisco la compravendita di oggetti di arte? E se si, fino a che punto? Come considera l’Agenzia delle Entrate gli operatori del settore? Rileva la figura del Direttore artistico del Museo, della Fiera e delle istituzioni culturali? Può il Fisco contribuire alla promozione e valorizzazione dell’aspetto culturale del Paese?
Partiamo da un dato: il mercato delle opere d’arte è più vivo di quello immobiliare e azionario. Si pensi ad esempio che l’arte contemporanea nel solo 2017 ha generato un giro d’affari di oltre un miliardo e mezzo, in Italia, con un aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente.
Il 24 marzo 2017 si è svolto, a Terni, il Convegno “I tributi locali nel 2017”.
Tra i relatori, l’Avv. Nicola Ricciardi, sul tema:
“IL PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO NELLE FASI DI AVVIO NOTIFICA E DEPOSITO DEL RICORSO”
Dal 15 luglio 2018 infatti, presso tutte le Commissioni tributarie d’Italia, è possibile infatti depositare telematicamente i ricorsi e i relativi atti. Accedendo alla piattaforma dal portale https://www.giustiziatributaria.gov.it è possibile gestire il contenzioso tributario 365 giorno all’anno, senza alcuna limitazione di orario. Ogni atto poi sarà consultabile tramite l’apposita sezione “Telecontenzioso”.
Gli atti del Convegno sono reperibili su: