Una riflessione che parte dal recente accordo fra Sotheby’s, la più antica casa d’aste al mondo, e il Fisco americano. Quelli di Porsal Equities e Ruffini sono solo due degli esempi che emergono dal “grigio” del mercato dell’arte.
Ne parlo su We Wealth, di seguito la versione integrale dell’articolo:
Che cosa succede quando un mercante d’arte vende un’opera del “Picasso nero” a due collezionisti, dicendo che in realtà la parte venditrice è una società, inesistente?
Questo è solo il primo passo di una frode che avrà degli effetti a cascata su tutto il mercato dell’arte.
Ne parlo su We Wealth, di seguito la versione integrale dell’articolo:
La serie New Portraits di Richard Prince, composta da screenshot di Instagram che lo stesso Prince aveva riprodotto su tela e abbinato a un suo commento, ha violato la normativa sul diritto di autore
Ne parlo su:
Riforma fiscale e rottamazione delle cartelle esattoriali: ne parlo con Manuela Donghi su Giornaleradio.fm. Di seguito il podcast dell’intervista
https://giornaleradio.fm/programmi/next-economy/03-05-2023-next-economy
Le opere d’arte non sono solo cultura ma possono servire anche a risolvere i problemi di tutti i giorni, come quello del pagamento delle tasse. È pur vero che il pagamento è subordinato a scelte in larga parte discrezionali dell’Agenzia delle Entrate, ma il pagamento dei debiti col Fisco attraverso le opere d’arte è oramai principio consolidato.
Ne parlo su:
Secondo la Corte di Cassazione (Ordinanza n. 6874 dell’8 marzo 2023) chi compra e vende abitualmente opere d’arte consegue un reddito d’impresa e, di conseguenza, deve pagarci le tasse.
Mercato dell’arte e fondazioni d’artista: qui ne parlo su We Wealth per Banca Mediolanum
Molti artisti quando realizzano un’opera si ispirano ad opere di altri artisti.
Nel mercato dell’arte contemporanea questi casi sono sempre più frequenti, complice anche la difficoltà di creare qualcosa di realmente nuovo.
L’arte è lusso o cultura? Il Fisco italiano sembra non avere dubbi, cedendo a un’inclinazione moralistica e punitiva secondo cui le opere d’arte sono assimilabili ai gioielli e agli yacht. Il grande Maestro però ci dà una lezione..
Per leggere la versione integrale dell’articolo, vai su:
Alcuni tra i più noti e conosciuti galleristi lavorano solo con opere di artisti contemporanei. Il motivo? E’ presto detto: non ci sono problemi di paternità dell’opera, basta chiamare l’artista e ogni dubbio sparisce. Esagerano questi signori? Sono troppo zelanti oppure sono il sintomo di uno dei maggiori problemi che da sempre affliggono il mondo dell’arte?
Per leggere la versione integrale dell’articolo, vai su: