Saldo IMU 2024 e scadenza del 16 dicembre
La scadenza per il versamento del saldo dell’Imposta Municipale Unica (IMU) si avvicina: il termine ultimo è fissato per il 16 dicembre 2024. Questo appuntamento riguarda i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, come seconde case, uffici e altri fabbricati non esenti.
Ma che cosa si deve fare se il pagamento non è dovuto?
- Verifica della situazione catastale e delle esenzioni
Prima di tutto, bisogna accertarsi di rientrare effettivamente in una delle categorie di esenzione previste dalla normativa. Ad esempio, sono esenti dall’IMU:
- L’abitazione principale e relative pertinenze, a meno che non sia classificata come immobile di lusso (categorie A/1, A/8, A/9).
- Gli immobili posseduti da enti non profit per scopi istituzionali (con precise condizioni).
- Altri casi particolari previsti da regolamenti comunali (ad esempio, terreni agricoli in determinate zone montane).
- Calcolo del tributo per confermare l’esenzione
Anche se si ritiene di non dover pagare, è utile effettuare un calcolo simulato per verificare che non ci siano dubbi o errori; si ricorda che i software di calcolo online (spesso disponibili sui siti web dei comuni).
- Comunicazione al comune (se necessaria)
In alcune circostanze, è necessario comunicare formalmente l’esenzione. Ad esempio:
- Se l’immobile è stato ceduto o trasformato in abitazione principale durante l’anno.
- Se si beneficia di esenzioni particolari, come quelle per terreni agricoli o fabbricati rurali.
- Conservazione della documentazione
È importante mantenere tutti i documenti che dimostrano il diritto all’esenzione, quali:
- Contratti di compravendita, donazione o cessione dell’immobile.
- Certificati di residenza per l’abitazione principale.
- Dichiarazioni catastali aggiornate.
- Altri atti che attestino la natura particolare dell’immobile (ad esempio, destinazione agricola).
- Cosa fare se si riceve un avviso di pagamento
Anche se non si è tenuti al pagamento, è possibile ricevere un avviso di accertamento. In tal caso:
- Verificare la correttezza dei dati riportati.
- Se si riscontra un errore, presentare un’istanza di autotutela al comune, allegando i documenti giustificativi.
- Se necessario, si può ricorrere in sede tributaria.