Più volte, ben quattro solo nel mese di ottobre di quest’anno, la Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata sul tema della revisione del classamento degli immobili effettuata dall’Agenzia delle Entrate (già Agenzia del Territorio). Come noto, la procedura è quella di cui all’articolo 1, comma 335, della Legge n. 311/2004 e, su questa, hanno sentenziato i Giudici di legittimità. Gli Ermellini hanno deciso su quattro ricorsi proposti dall’Agenzia delle Entrate avverso altrettante sentenze della Commissione Tributaria Regionale della Puglia. Il caso sottoposto alla loro attenzione riguardava gli estimi attribuiti ad alcuni immobili siti nel Comune di Lecce, oggetto di avvisi di accertamento che avevano formato materia di ricorso in primo grado. Da una parte, l’Amministrazione Finanziaria ha impugnato le sentenze dei giudici regionali  perchè non avevano disposto la sospensione del processo, causa la pendenza di altro processo dinanzi al Consiglio di Stato con oggetto il classamento di alcune microzone del Comune di Lecce. Con le Ordinanze nn. 25008, 27349, 27363 e 27379, tutte del mese di ottobre 2019, il motivo è stato dichiarato non fondato dalla Corte. Con riferimento poi all’eccepita violazione dell’art. 7 dello Statuto del Contribuente, il Supremo Collegio, ha detto […]

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